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giovedì 6 febbraio 2020

ARCADIA

Salgo a bordo
e faccio rotta su Arcadia
è oltre l’oceano
al di là delle montagne
ho sentito molte parole
ho ascoltato racconti
ora preparo lo zaino
e saluto la luna.

La bussola si agita
e mi indica l’Est
dalla parte opposta
dell’isola di Peter Pan
non c’è alcuna stella
appesa al cielo scuro
tranne, molto distante
la Costellazione dell’elfo.

Si dirada la nebbia
le nuvole vanno a dormire
adesso io annuso l’acqua
che profuma di foglie
io penso davvero
che il viaggio sia terminato
è questo il momento
di gettare l’ancora e andare.

Io percorro il sentiero
oltre le palme e la sabbia
e poco più avanti
le colonne del tempio
la gente sorride
mi viene incontro, mi tocca
questo posto è assai strano
e non mi garba affatto.

Per mia fortuna
ho ancora qualche moneta
mi potrebbero servire
al pozzo dei desideri
perché c’è troppo amore
ovunque c’è troppa pace 
ed io mi sono pentito
di averne cercato le coste.

L’aria è lieve e luminosa
e la sua luce mi acceca
non vi sono sirene
né colpi di arma da fuoco
come ho potuto pensare
di vivere in questo posto?
Io devo fuggire
non devo tornare più!

Ma il cielo è mutato
così è per l’alta marea
i ricordi mi scivolano
e diventano polvere
come una belva mi aggiro
ma, ahimè, sono fottuto
giacché io non ricordo
da dove sono partito.

  N° 3962 - 6 febbraio 2020

                                                   Il Custode

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