ed un cuore che aveva pagato
i ricordi posati al suolo
come fossero fiori nel vento.
Dentro il petto glabro di sogni
un carillon che si inceppava
lei conosceva bene quel suono
la melodia di chi è stato ferito.
Raccolse il dolore che vide
che come acqua sulle sue dita
si ritirava con la bassa marea
dopo tornava sempre più tenue.
Oltre i suoi seni, un vuoto intenso
che qualcuno doveva colmare
<<Sarai tu?>>, Domandò in un impeto
la risposta fu un lieve sussurro.
Due solitudini sotto la luna
sopra la sabbia, più avanti il mare
e le onde intanto cianciavano
maliziose e curiose come adolescenti.
<<Sarò io…>> e lo pensava
davvero
poiché la sentiva nella sua anima
venne il silenzio, poi il primo bacio
che di parole non era più il tempo.
N° 3964 - 8 febbraio 2020
Il Custode
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