e quando apro il barattolo
volano via come farfalle
poi si posano sulle pareti.
Sono schegge di luna
mi seducono in pochi istanti
ma spesso, come fa l’amore
feriscono e mi lasciano inerme.
Però li proteggo dal vento
dall’oceano delle mie lacrime
che senza io sarei perduto
svuotato da ogni pensiero.
Sono formiche sulla mia mano
vi giocano e mi danno il solletico
dopo diventano artigli di gatto
scavano e creano cicatrici profonde.
Seppure ridotti in frammenti
si ricompongono nella mia vista
io li vedo nel buio avvolgente
io li sento nel frastuono del traffico.
Forse sono una maledizione
o il pretesto per tornare a cercarli
ma nutrono l’anima e il cuore
i miei tristi, meravigliosi ricordi.
N° 3960 - 5 febbraio 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento