prima che si alzi il vento
lei cattura i raggi di luna
e così ritorna alla vita
quella che le fu strappata
con il fuoco e con l’odio.
Fuori dalla sua tomba
si ricompone, la sposa
ed appare bellissima
oscura quanto il mistero
lei che è fatta di cenere
e di una rabbia profonda.
Silente quanto le tenebre
scivola nella penombra
e cerca la sua preda
annusa l’odore del sangue
e ad ogni vittima uccisa
la pelle sua si rigenera.
Non era una strega, la sposa
solamente un amore finito
e colui che disse di amarla
la cosparse con la benzina
e fece di lei una torcia
che illuminò l’intera radura.
E i corvi, e i pipistrelli
la seguono lungo il cammino
sopra la scia di fuliggine
che sale incontro al cielo
e fa tossire le stelle
e fa imprecare le falene.
Infine si quieta, la sposa
sazia dei corpi smembrati
e può riprendere, il vento
a dire la sua cantilena
verso le fronde degli alberi
adesso ombre sinistre nell’aria.
N° 3817 - 11 ottobre 2019
Il Custode
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