tu, vita mia al tramonto
che benché non ti amai
adesso io temo l’ignoto.
Giacché oltre le tenebre
saranno incerti i miei passi
ti stringo ancora più forte
contro il mio debole cuore.
Tu, lacrimosa e bellissima
specchio d’ogni mio fallimento
non mi lasciare nel buio
dentro il gelo della dipartita.
D’improvviso, questa mia anima
si libera della sua maschera
ed io non intendo morire
senza sapere il mio destino.
Nell’agonia del mio requiem
io annuso la morte che giunge
e vorrei avere un poco di tempo
per odiare con maggiore lena.
Tu, lacrimosa e impietosa
in questa tragica, ultima notte
e sia…vìola il mio cuore
e concedimi il bacio d’addio.
N° 3820 - 14 ottobre 2019
Il Custode
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