sopra la tela dell’anima
eppure è talmente vicina
quasi da poterla toccare.
Ha le sembianze astratte
che sembrano essere amore
sicché io resto in silenzio
per decifrare il suo sguardo.
Taccio in balìa dei pensieri
e dentro i pensieri, la vedo
io sogno e vengo destato
dal tocco delle sue labbra.
Una donna amata e bellissima
adesso fra le mie braccia
forse sostanza dell’estasi
che scivola nelle mie tasche.
Io mi nutro del suo respiro
ne riempio cuore e polmoni
come se quel soffio sublime
fosse destinato a svanire.
Spengo il giorno oltre le tende
ed accendo una luna discreta
poiché devo immaginare il suo viso
e tornare, alfine, alla vita.
N° 3835 - 26 ottobre 2019
Il Custode
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