per leggere quello che dice
un sentimento profondo
ma a me misconosciuto.
Mi spiace averti delusa
e cerco di dirti un perdono
che mi è sfuggito di mano
mentre restavi in silenzio.
Io lo sentivo, quel tuono
che percuoteva il tuo petto
e che compensava il vuoto
oltre il mio fragile sterno.
Predatore della bellezza
ritorno a cercare il tuo viso
giusto per rammentare
il senso della perfezione.
Sicché esploro i tuoi occhi
riflesso di smeraldo verde
avrei dovuto farne tesoro
quando tu eri al mio fianco.
Ma il tempo è stato tiranno
al pari del mio egoismo
e resto seduto in canto
a maledire l’amore.
N° 3823 - 15 ottobre 2019
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento