con le tue soavi carezze
sopra il mio manto striato
dietro le mie morbide orecchie
tu pensi di conquistarmi
ma io conosco la tua malvagità.
Regina dall’animo arido
odiata dall’intera contea
davvero tu non comprendi
che il tuo è un regno fittizio
regina dalla grande perfidia
seguita da una corte di lacchè.
Io attenderò che faccia buio
quando solo i guardiani vegliano
distanti, sopra le alte mura
per proteggere il tuo castello
io attenderò che sia notte
per insinuarmi nella tua stanza.
Forse tu riuscirai a percepirmi
durante quegli attimi brevi
nei quali mi renderò visibile
nei quali io sarò disattento
forse tu riuscirai a maledirmi
prima che io trafiggerò il tuo petto.
Regina oramai senza respiro
tu che muori dentro il tuo letto
e dalla tua bocca socchiusa
adesso è fumo la tua cattiveria
regina oramai senza cuore
un trofeo appeso alla mia porta.
N° 3810 - 6 ottobre 2019
Il Custode
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