dal cuore fatto di luna
ed aveva pensieri di pece
e occhi come gemme appassite.
In uno spicchio di mare
pensò di trovare il destino
le onde sembravano sirene
dal sospiro assai adulante.
E però, era oramai autunno
e la pioggia planava leggera
ed egli, che era un romantico
non sapeva quale sogno seguire.
Vennero diverse stelle
e con esse, le falene notturne
ed ulivi che si inchinavano
ad una sublime e tiepida brezza.
Sulla sabbia, a piedi nudi
ed il passato alle sue spalle
scoprì che il cammino era lungo
e morire non valeva la pena.
E si addormentò
per poche ore, forse decenni
dissero che era un romantico
ma aveva mentito alla vita.
N° 3827 - 20 ottobre 2019
Il Custode
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