lo vivo con parsimonia
sicché io non lo dico
per pudore, per timore
quasi a non voler perdere
questa mia solitudine.
Ma io ti contemplo
lo faccio con discrezione
giusto per non scheggiare
i tuoi pensieri, il tuo cuore
cuore già messo alla prova
da questa vita distratta.
E ti amo a tal punto
che l’amore pare sfuggirmi
come fosse quel sogno stupendo
che ti carezza, ti lusinga
mentre si spenge la notte
e l’alba torna impietosa.
Tu non saprai mai
ciò che ho nello sguardo
quando io guardo te
questo splendore, il dolore
di averti talmente vicina
e non poterti sfiorare.
Ciò che racconto di te
è la parte che più mi garba
seppure io debba combattere
per non svelare alla luna
i tuoi pregi, la tua bellezza
che desidero soltanto per me.
N° 3813 - 8 ottobre 2019
Il Custode
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