Translate

mercoledì 31 luglio 2019

IL CORPO DI UNA DONNA

Un capolavoro assoluto
che nessun artista
avrebbe mai potuto
immaginare così bello.

È incantevole, quel corpo
tela sulla quale dipingere
carezze sempre più audaci
ed estasi e contemplazione.

Mi sfugge un bacio
con gli occhi, con le labbra
e adesso provo sensazioni
che spettano soltanto ai re.

Gli anni che ha trascorso
sono stati magnanimi
e non hanno per nulla intaccato
la sua perfezione sublime.

Nel delirio dei sensi
io brucio del suo calore
mantello dentro la notte
che mi ripara dalla solitudine.

E vinto dalla meraviglia
dalla cruenta battaglia d’amore
io mi fermo sulla sua pelle
dopo mi addormento appagato.

  N° 3736 - 31 luglio 2019

                                               Il Custode

martedì 30 luglio 2019

L'AROMA D'OGNI TUO BACIO

Ti impossessi di me
con la consapevolezza
di una donna bellissima
e nel silenzio
in fondo al tuo sguardo
ogni pensiero dissolve.

Hai il viso perfetto
e se io dovessi sfiorarlo
avrei persino timore
di poterlo scheggiare
sicché io ti venero
e lo faccio con molto garbo.

Prendimi l’anima
ma lascia che io ricordi
il profumo della tua pelle
l’aroma d’ogni tuo bacio
giusto sulle mie labbra
fino agli anfratti del cuore.

  N° 3735 - 30 luglio 2019

                                                 Il Custode

lunedì 29 luglio 2019

IL NASCOSTO

Sento i cani abbaiare
e correre verso di me
io che sono il nascosto
qualcosa che incute paura
sento i cani latrare
a breve non potranno più.

Con i miei artigli affilati
li sollevo come fuscelli
e quando ricadono al suolo
dilanio le loro tenere carni
con le mie fauci robuste
divoro i loro miseri resti.

Gli umani, da sempre codardi
adesso rimangono soli
e senza gli ignari sicari
guardano in faccia la morte
gli umani, da sempre bastardi
mi istigano istinti malsani.



Come una macchia di pece
io chino sopra di loro
li avvolgo tra le mie spire
fino a che non implodono
come un’ombra malvagia
mi porto via le loro vite.

Io che fui presto repulso
per i miei occhi di fuoco
per quel desiderio d’amore
che scrissi nel cielo plumbeo
io che venni sempre tradito
adesso adoro uccidere.

  N° 3734 - 29 luglio 2019

                                                Il Custode

domenica 28 luglio 2019

CHERNOBYL

Brilla una strana luce
riempie l’intera notte
e seppure molto distante
si insinua nella mia casa
ed ha un sapore dolciastro
che brucia occhi e palato.

Proviene dalla centrale
il mostro da sempre temuto
ed ha viaggiato chilometri
soltanto per potermi svegliare
e porta con sé il presagio
di una tragedia imminente.

L’esplosione e poi il fuoco
ed ancora la nube e il veleno
qualcuno scende per strada
per vedere la pioggia assurda
dipinta di limone o pompelmo
e che pure scava la carne.

Io lo pensavo da tempo
che nascosta tra quei reattori
vi era la via per l’inferno
io, che alla fine di aprile
osservo le persone all’esterno
vomitare sangue e polmoni.

Il vento non mi è amico
giacché ha raccolto le scorie
per portarle sopra il mio cielo
seguito da orde di demoni
eccitati e pronti a banchettare
con le anime dei bambini ucraini.

Chernobyl è stata sacrificata
alla presunzione sovietica
ed io conto i colpi di tosse
e sputo materia giallastra
mentre brilla una strana luce
che ride ed annuncia la morte.

  N° 3733 - 28 luglio 2019

                                                Il Custode

sabato 27 luglio 2019

ROCCA DELLE CIVETTE

Pare sia agitato, il vento
verso la rocca delle civette
dove il mio spettro è solo
oramai da diversi secoli
tanti che non so contarli.

Come il mare in tempesta
il pavimento si muove
sembra abbia fauci voraci
affamate della mia anima
che però adesso è nebbia.

Distante, al di là della sera
il percorso della solitudine
nessuno si azzarda a varcare
le rovine di questa fortezza
ostaggio di edera ed ibiscus.

Loro hanno paura di me
che non so tacitare il respiro!
Quando impatta le ragnatele
produce un lamento sinistro
che disturba il pasto dei ragni.

Eppure la luna è bellissima
come quando potevo pensarla
e giocare, durante la notte
a posarla con estremo garbo
sopra il palmo della mia mano.

Trascorrerà un’altra epoca
di noia e di frustrazione
nella rocca delle civette
dove, osservando oltre le feritoie
io attendo di trovare la pace.

  N° 3732 - 27 luglio 2019

                                                Il Custode

giovedì 25 luglio 2019

SOLTANTO LA TUA BELLEZZA

Sperduto dentro il tuo sguardo
è dove io mi sento vivo
che tu hai l’amore profondo
riflesso sopra i tuoi occhi
quello che mi tramortisce
e mi rende un uomo appagato.

Non dire alcuna parola
ma fermati sulle mie labbra
qui, nel totale silenzio
io ti sento e non pretendo altro
che a parlare al mio cuore
sia soltanto la tua bellezza.

  N° 3731 - 25 luglio 2019

                                               Il Custode

mercoledì 24 luglio 2019

UNA STANZA BUIA

Pare sia fatta di ombre
e di sospiri che pungono
gelidi quanto quel viaggio
che ti conduce all’oblio.

Mi addentro come un automa
giacché io sono incosciente
dentro quella stanza buia
che odora di vita stantia.

Vedo invisibili lucciole
sento morsi di spettri iracondi
che se avessi ancora fiato
griderei per farli andar via.

Mi faccio strada a carponi
fra anime oramai putrefatte
che afferrano le mie caviglie
e mi occludono la via della fuga.

Ma la mia mente vaneggia
parole che neppure comprendo
nessuno riesce a sentirle
dentro quella stanza buia.

Gli arti adesso atrofizzano
la saliva è un torrente in piena
io mi volto però sono immobile
e muoio, e non me ne accorgo.

  N° 3730 - 24 luglio 2019

                                                Il Custode

martedì 23 luglio 2019

ANGELI NEL FANGO

Le ali, un tempo candide
sono ora una massa informe
di lacrime mischiate al fango
di quando gli angeli caddero
smarrendo il sentiero del cielo.

Figli di abusi e di carestie
giacciono come fossero cenci
laddove la terra è assai arida
e la loro pelle di ebano
si confonde dentro la notte.

Restano in balìa delle carezze
degli insetti e delle formiche
che se mai essi ebbero un dio
costui li ha abbandonati da tempo
in virtù della sua tracotanza.

I lamenti si affievoliscono
perché rammentano d’essere martiri
creature dell’Africa antica
dove la vita è un’incombenza
e costa soltanto un misero soldo.

Bambini, chissà se mai uomini?
Che la morte molto spesso è pietosa
e arriva, e li prende per mano
per accompagnarli in un regno
dove abbondano acqua e sorrisi.

Forse torneranno a volare
a sfamare i loro esili corpi
con il pane e con la speranza
per poi ripulire dal fango
le loro anime fatte di cicatrici.

  N° 3729 - 23 luglio 2019

                                                 Il Custode

lunedì 22 luglio 2019

L'ABBANDONO

Lei se ne andò
improvvisa col suo dolore
e lasciò appassite lacrime
dentro il vaso dell’orchidea.

Sotto il mite sole d’ottobre
spalancò le ali di porpora
e lanciò una monetina
per decidere dove fuggire.

Nella borsa chiuse i ricordi
dentro il cuore, la sua delusione
il silenzio della sua casa
fu l’ultimo addio ricevuto.

E cadevano le prime foglie
con le foglie, le sue certezze
quando, annusando la spiaggia
lei si congedò dalla salsedine.

Infine firmò il suo abbandono
sulle spire di un vento gelido
nessun biglietto quale epitaffio
solamente il senso della sconfitta.

  N° 3728 - 22 luglio 2019

                                                Il Custode

domenica 21 luglio 2019

TI CHIAMERO' AMORE

Ti chiamerò amore
ma tu non mi sentirai
quando il frastuono del mare
coprirà il mio lamento
che si perderà fra le onde
diretto ad oceani distanti.

Tu forse mi aspetterai
in riva ad un’isola antica
giusto sopra il confine
tra i miei occhi e la tua rabbia
ma sarà il vento a decidere
la direzione che prenderai.

Nella mia barchetta di carta
io vegeterò nella cambusa
e annuserò l’odore dell’anima
che odora di pane raffermo
e osserverò, in un’arbanella
il cuore che mi implora di uscire.

Siccome non mi sai ascoltare
io scriverò sulla pergamena
le offese che non ti ho detto
i baci che ti ho taciuto
e la chiuderò in una bottiglia
da scagliare dentro il vulcano.

E il cielo racconterà la sua ira
nulla in confronto al tuo odio
però ho cicatrici voraci
si nutriranno del tuo silenzio
sicché, se ti chiamerò amore
è solo perché io l’ho creduto.

  N° 3727 - 21 luglio 2019

                                              Il Custode

GLI ORCHI

Non ebbero pietà, gli orchi
accecati dalla fame
e rubarono i bambini
nella pianura d’Emilia.

E gli scrivani tacquero
e nascosero le malefatte
che se mai si fosse saputo
non avrebbero avuto danari.

Continuarono, i giullari di corte
le loro frivole esibizioni
poiché i mostri li sfamavano
e ne plagiavano le menti.

Non si alzò, dal clero
nessuna voce di condanna
i vescovi, conniventi da sempre
si spartirono quegli innocenti.

Ma chiunque si indignava
venne tacciato di eresia
sicché nella contea complice
i crimini si susseguirono.

E le famiglie, disperate
poterono soltanto piangere
per i figli, ahimè, divorati
dagli infami orchi di Bibbiano.

  N° 3726 - 21 luglio 2019

                                               Il Custode

venerdì 19 luglio 2019

UNA STORIA ANTICA

E l’uomo sollevò gli occhi
e rivolse lo sguardo al Nord
e sentì l’odore delle betulle
impregnare le sue narici
dopo vide un’ombra veloce
cavalcare il cielo stellato.

Nel silenzio delle montagne
chiamò a gran voce la luna
ma la luna era annegata
tra le acque fredde del lago
di Ophelia e forse di Como
non aveva alcuna importanza.

Ed i lupi e persino i gatti
rimasero alquanto interdetti
mentre egli, nel buio totale
leggeva i messaggi dei cioccolatini
e parlavano sempre d’amore
ma l’amore era una storia antica.

Sicché accartocciò la sua vita
dentro un sorriso di carta velina
poi, con un colpo di tosse
generò un immenso uragano
e la soffiò in fondo al mar Ligure
dopodiché si inoltrò nella notte.

  N° 3725 - 19 luglio 2019

                                               Il Custode