che nessun artista
avrebbe mai potuto
immaginare così bello.
È incantevole, quel corpo
tela sulla quale dipingere
carezze sempre più audaci
ed estasi e contemplazione.
Mi sfugge un bacio
con gli occhi, con le labbra
e adesso provo sensazioni
che spettano soltanto ai re.
Gli anni che ha trascorso
sono stati magnanimi
e non hanno per nulla intaccato
la sua perfezione sublime.
Nel delirio dei sensi
io brucio del suo calore
mantello dentro la notte
che mi ripara dalla solitudine.
E vinto dalla meraviglia
dalla cruenta battaglia d’amore
io mi fermo sulla sua pelle
dopo mi addormento appagato.
N° 3736 - 31 luglio 2019
Il Custode