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venerdì 31 gennaio 2020

PENSAVO A TE

Cammino, benché io sia stanco
ma la strada è ancora lunga
alle mie spalle un sole lieve
davanti a me l’intera notte.

Col naso che annusa il cielo
io cerco ovunque il tuo profumo
e però la pioggia è assai fitta
e lo nasconde dentro il suo zaino.

C’è un silenzio sopra i campi
che mi lascia alquanto sconcertato
un tempo ascoltavo i grilli cianciare
e raccontarmi erotiche storie.

Adesso la solitudine mi inghiotte
e sfiora le fronde dei cipressi
persino i corvi migrano distante
per seguire il tuo antico ricordo.

Dove sei andata rimane un segreto
custodito sul fondo del lago
e nemmeno il garbato signor luccio
sa riportarlo alla superficie.

Sicché io continuo il cammino
con il tuo nome nella mia tasca
senza accorgermi di essere morto
frattanto che io pensavo a te.

  N° 3954 - 31 gennaio 2020

                                                  Il Custode

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