Translate

domenica 26 gennaio 2020

WATERLOO

Infine giunse il meriggio
ed il vento scese dal cielo
e spazzò via il fumo acre
mentre un velo di luce tenue
dipinse la pianura e i monti
e l’immensa distesa di corpi.

Era ritornata la quiete
sulla vallata aspramente contesa
e con essa, il canto dei grilli
a celebrare la battaglia finita
sui prati era solo il lamento
dei moribondi senza conforto.

L’Imperatore, dal promontorio
muoveva con grande fatica
il fango di una notte di pioggia
limitava il passo alle armate
a pochi chilometri da Waterloo
il suo destino era segnato.

Ed il tuono tornò prepotente
con gli inglesi dentro il castello
da difendere alacremente
dai presuntuosi, sprovveduti francesi
mentre, rapida, la cavalleria britannica
schivava i colpi di artiglieria.

Nell’ansia di un’immediata vittoria
si persero i generali d’oltralpe
ed i fanti, ed i comandanti
morivano di baionetta e di fucile
i superstiti provarono la fuga
senza giungere mai alla salvezza.

L’Imperatore chiuso dentro la giacca
prese atto dalla vergognosa sconfitta
e firmò una resa incondizionata
mentre il cuore versava lacrime
per la superbia che fu ragione
della disfatta subita a Mont Saint-Jean.

  N° 3949 - 26 gennaio 2020

                                                    Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento