dell’amore giunto alla fine
ritocco su di una tela sgualcita
e lo sfondo era malinconia
aveva un retrogusto assai amaro
il sapore di una delusione infinita.
La notte giunse a proposito
a stabilirne i contorni opachi
prese a pescare sulla tavolozza
sfumature fatte di disperazione
la notte scacciò via la luna
per nutrirsi soltanto di tenebre.
Eppure egli non disse una parola
giacché non ne valeva la pena
e come in un ritratto astratto
sputò il suo dolore alla rinfusa
eppure egli mantenne il silenzio
murato vivo dentro la sua anima.
Non aspettò che il sole sorgesse
troppo l’orgoglio e la disillusione
ma si soffermò su quel disincanto
che bussava con forza al suo cuore
non aspettò di pensare il cammino
voltò le spalle e svanì nella nebbia.
N° 3932 - 11 gennaio 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento