sicché io, fatto di fuoco
mitigo la mia passione
seppure non smetta di amarti.
Giacché tu mi sei proibita
mi fermo davanti al tuo viso
le mie mani si fanno farfalle
e però non ti sanno sfiorare.
Ciononostante io brucio
di fiamma che arde nell’anima
dove la tua onda impietosa
non potrebbe mai penetrare.
È in quello scrigno che tu rimani
scintilla d’amore e di bellezza
che cova sotto la cenere
pronta e riprendere nuovo vigore.
N° 3927 - 7 gennaio 2020
Il Custode
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