che mi conduce alle tenebre
distante dalle luci invadenti
che scintillano alle mie spalle.
Reminiscenza del mio passato
trascorso tra acido ed erba
adesso la mia mente è in balìa
di una vertigine psichedelica.
Nell’anticamera della pazzia
mi crogiolo come fossi un maiale
dentro il fango dei miei pensieri
e me ne sporco, e non mi so pulire.
Forse saranno i sogni sprecati
mescolati insieme al tabacco
ma ho gli occhi fatti di schegge
e di fottute scintille multicolori.
Resto in bilico su parole astratte
se mai tacessi io potrei cadere
oltre il mio culo, risate di scherno
e compassione che non so tollerare.
Allora affronto il breve sentiero
verso la galassia che pare roteare
e durante il cammino io non mi volto
né mi domando se saprò ritornare.
N° 3922 - 4 gennaio 2020
Il Custode
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