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lunedì 27 gennaio 2020

PARLANE...

Parla di come sono morto
sulle nevi verso la Siberia
nelle arene della Roma antica
e racconta i miei ultimi giorni
tra le risaie della Cambogia
nelle riserve del Nord America.

Non rammentare la sola Auschwitz
seppure fu un’immensa tragedia
parla al mondo della mia fine
sopra il rogo dell’inquisizione
e descrivi il genocidio degli Incas
il massacro continuo nel Medio Oriente.

Ricorda di me, strappato all’Africa
per diventare schiavo tra i campi
io, scaraventato dentro le foibe
o giustiziato dal regime cinese
cerca i miei resti mai ritrovati
nelle jungle di Cile e Argentina.

Metti da parte religioni e ideali
poiché io non fui ucciso per quello
ma per l’istinto di sopraffazione
che contraddistingue l’essere umano
sicché parlane finché avrai fiato
benché nulla potrà mai cambiare.

  N° 3950 - 27 gennaio 2020

                                                    Il Custode

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