del mondo che pareva immobile
di suoni e pensieri ovattati
distanti quanto la mia ragione.
Chiamo…e nessuno risponde
ma io sono talmente apatico
da non provare più risentimento
verso le ombre silenti e sfuggevoli.
E però mi giunge una voce
giusto ai confini dell’angolo nero
è di qualcuna che pare invocarmi
e che mi attende dall’altra parte.
Vorrei restare qui più a lungo
seppure io non riesco a descrivere
il senso di pace intensa e profonda
nella quale mi trovo a svernare.
Forse non è nel mio destino
probabilmente non è ancora tempo
sicché questo sentiero oscuro
sembra, oramai, sia giunto alla fine.
Chiamo…e qualcuno risponde
risorge la luce, e anche il dolore
e chissà quanti giorni ho sprecato?
Ma adesso sono ritornato alla vita.
N° 3931 - 10 gennaio 2020
Il Custode
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