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giovedì 31 ottobre 2019

SEI BELLA

Sei bella, mia cara
e con i capelli raccolti
il tuo viso risalta
come la brina sull’erba
e ti rende irresistibile.

Io ti ascolto
seppure tu resti silente
però i pensieri che dici
sono parole bellissime
per le quali io perdo il senno.

Adoro i tuoi modi
le espressioni garbate
capaci di accendere l’anima
e dopo lasciarla bruciare
come le stelle, la notte.

Ma non mi stanco
di contemplarti, nell’ombra
e fare incetta di te
e dell’estasiante piacere
che tu regali ai miei occhi.

  N° 3842 - 31 ottobre 2019

                                                 Il Custode

UN TROFEO

Ti lascio agonizzare
pensieri senza identità
frattanto io
ti ascolto rantolare
e mi sento onnipotente
e padrone del tuo destino.

Non ho alcuna ragione
per la quale
infierire sopra il tuo corpo
ma solamente il piacere
di vederti sputare sangue
di assaporare il tuo dolore.

Sei soltanto un trofeo
niente di più di una vittima
che ho scelto per caso
tu, preda del mio delirio
di questa dolce pazzia
nella quale mi sento bene.

Quanto tempo ti occorre
prima di tirare le cuoia?
E però non dispiace
osservare ancora e a lungo
lo spettacolo meraviglioso
della tua tragica morte.

Dunque addio
chiunque tu fosti, tesoro
un gioco, ahimè, irreplicabile
un piacere afrodisiaco
comunque qualcosa di bello
che non potrò mai scordare.

  N° 3841 - 31 ottobre 2019

                                                 Il Custode

mercoledì 30 ottobre 2019

CUORE D'ANTRACE

Ho il cuore d’antrace
moribondo nel petto
nero quanto la notte
quanto il silente dolore.

Sul fondo della voragine
il suo profilo è una eco
e viaggia l’intero cosmo
e dopo non sa ritornare.

Piovono stelle gitane
sorride una luna lasciva
ma esso è cieco ed è sordo
inoltre non sa più parlare.

Simili a schegge di fulmini
giungono antichi ricordi
si impigliano sopra le rughe
come il sale sulle ferite.

Ed il destino è all’angolo
sa d’essere stato malvagio
e si tramuta in sospiro
poi in un mulinello di rabbia.

Ho il cuore d’antrace
un guerriero senza speranza
che benché non lo desideri
ha deciso di battere ancora.

  N° 3840 - 30 ottobre 2019

                                                     Il Custode

martedì 29 ottobre 2019

CIO' CHE FOSTI E' ANCORA

Sei qualche piccola smorfia
spersa dentro i miei ricordi
e silenzi, ed alcuni sorrisi
chiusi dentro uno scrigno
ciò che tu fosti, è ancora
ed io non lo posso negare.

E mi manca il respiro
quando penso i tuoi occhi
inquisitori e bellissimi
sulla patina dei miei pensieri
dove tu eri castigo e delizia
e voragine di parole sprecate.

Le tue dita fra le mie rughe
come la cenere sopra la carta
hanno lasciato un’impronta
giusto per condurre la mia mente
verso il suono della tua voce
fino al profumo sulla tua pelle.

Nella vastità del rimpianto
io commisero la mia cecità
e la tenacia intransigente
con la quale tu dimenticasti
che scegliemmo un cammino comune
e probabilmente fu per amore.

  N° 3839 - 29 ottobre 2019

                                                  Il Custode

lunedì 28 ottobre 2019

IL SUO SEGRETO

Il suo segreto
è un bambino silente
gli occhi grandi, di pece
fissi verso il soffitto.

Un leggero sorriso
principio di surreale pazzia
che gridare è inutile
Dio non ascolta le suppliche.

E non c’è più respiro
tra le labbra oramai viola
soltanto la lieve dolcezza
di una morte assai mite.

Intanto si svuota la stanza
rimane il solo dolore
e macchinari che tacciono
adesso che il cuore è fermo.

Il corpo diventerà cenere
in volo verso la luna
però, fanculo il destino!
Non doveva finire così.

Così inizia a piangere
per qualche secondo, dimentica
il suo segreto
e quel figlio che non c’è più.

  N° 3838 - 28 ottobre 2019

                                                  Il Custode

ADORATO CARNEFICE

Questo amore è malato
e mi tiene inchiodata
alla croce di un sentimento
che mi distrugge l’anima
ma dà ossigeno al cuore.

Sicché accetto i tuoi fiori
finanche le tue percosse
ed a tempesta trascorsa
io mi pulisco dal sangue
dall’ombra del mio dolore.

Io voglio ritornare bella
come quando mi amavi
prima che imparassi ad odiarmi
poiché io sono testarda
o forse solamente folle.

Mi domando come riesci
a trasformare il tuo sguardo
da docile e lieve carezza
a sasso duro e appuntito
che impatta sopra il mio viso.

Hai forza, nel tuo sadismo
però la tua mente è debole
almeno quanto la mia
che non si sa liberare
dai legacci della tua crudeltà.

E dopo aver pianto lacrime
io torno ad implorarti di restare
che non so fare a meno di te
o mio adorato carnefice
…questo amore è malato.

  N° 3837 - 28 ottobre 2019

                                                    Il Custode

domenica 27 ottobre 2019

PENSIERI DI UN ANZIANO GRANCHIO

Adesso mi trascino a fatica
sopra la battigia bagnata
e vorrei abbracciare le onde
ma il mare pare molto distante
dalle mie chele spuntate.

Ho visto passare stagioni
tante che nemmeno ricordo
io, schiavo di un raggio di luna
ho adulato il cielo e la notte
e, geloso, inveito contro le stelle.

Però ho ancora memoria
del sapore salato del muschio
quel tappeto sopra gli scogli
laddove riposavo il mio guscio
crogiolandomi al sole d’estate.

Seppure oramai tanto anziano
io non ho alcun rimpianto
la mia vita si sta congedando
ma è stato un viaggio meraviglioso
tra le torri dei castelli di sabbia.

E penso, e sono sereno
che forse raggiungerò Atlantide
a nuotare le correnti d’acqua
insieme a sirene e meduse
in un mondo di estrema bellezza.

  N° 3836 - 27 ottobre 2019

                                                    Il Custode

sabato 26 ottobre 2019

UNA DONNA AMATA

Pare sia solo un dipinto
sopra la tela dell’anima
eppure è talmente vicina
quasi da poterla toccare.

Ha le sembianze astratte
che sembrano essere amore
sicché io resto in silenzio
per decifrare il suo sguardo.

Taccio in balìa dei pensieri
e dentro i pensieri, la vedo
io sogno e vengo destato
dal tocco delle sue labbra.

Una donna amata e bellissima
adesso fra le mie braccia
forse sostanza dell’estasi
che scivola nelle mie tasche.

Io mi nutro del suo respiro
ne riempio cuore e polmoni
come se quel soffio sublime
fosse destinato a svanire.

Spengo il giorno oltre le tende
ed accendo una luna discreta
poiché devo immaginare il suo viso
e tornare, alfine, alla vita.

  N° 3835 - 26 ottobre 2019

                                                 Il Custode

LA CASA DELLE ANIME SPENTE

I loro pensieri
sono sbuffi di vento
che escono da sotto la porta
ed affrontano la tormenta
solamente per ricongiungersi
ai loro amabili resti.

Erano soltanto bambini
senza nome, né storia
che, uccisi, fuggirono via
dalla casa delle anime spente
dove risiedono gli orchi
famelici…malvagi.

Nella brughiera
il cielo plumbeo di Scozia
piange lacrime e nebbia
quasi a voler occultare
le zolle del grande giardino
dove i cadaveri sono sepolti.

Con quale coraggio
l’Iddio si presenta alla gente?
I preti sono ottimi interpreti
di un dolore per loro artefatto
e recitano la propria parte
le loro parole di rito.

Erano soltanto orfani
figli di spettri egoisti
vittime, nella penombra
di abusi e soprusi tremendi
e nessuno, anche volendo
può piangerne la dipartita.

  N° 3834 - 26 ottobre 2019

                                                   Il Custode

venerdì 25 ottobre 2019

IL DANNATO

Egli aveva lo sguardo
fatto di luce soffusa
leggero come tela di ragno
che catturava le prede.

Dosava le proprie parole
quasi fossero una maledizione
e quelle troppo romantiche
le scriveva su pezzi di nuvola.

Nacque che era dannato
sotto un cespuglio di rovi
e svezzato da una giovane talpa
la sua anima crebbe già cieca.

Il cielo sputava fuliggine
che egli scambiò per caffè
e la bevve, e diventò oscuro
quasi parte dell’intera notte.

L’amore era una liturgia
prelibato pasto del vento
ed egli assisteva al banchetto
ma rifiutò di parteciparvi.

Nacque che era affamato
di silenzi e di solitudine
e visse quanto bastava
per riempire il cuore di spine.

Dopo ci fu un’esplosione
di coriandoli e frammenti di luna
morirono le falene in volo
con le falene, i suoi pensieri.

Qualcuna ricordò la sua voce
come si ricorda un delirio
mentre egli, dalla sua tana
sorrideva per l’inganno creato.

  N° 3833 - 25 ottobre 2019

                                                  Il Custode

giovedì 24 ottobre 2019

UN DILEMMA GOTICO

Questa è un’epoca alienata
popolata da gente malvagia
dove, se non credi in Dio
ti accusano di stregoneria
dopo ti bruciano vivo
per darti un assaggio d’inferno.

Sopra i miei abiti neri
ho frammenti di lacrime e spine
che nell’era dell’ignoranza
diventano marchio d’infamia
nel medioevo di sopraffazione
io mi sento assai fuori luogo.

Passeranno questi anni violenti
e con essi, la caccia alle streghe
tra i sentieri delle antiche contee
dove i vescovi dettano legge
ed i villici, e i signorotti
condannano in nome del clero.

  N° 3832 - 24 ottobre 2019

                                                    Il Custode

mercoledì 23 ottobre 2019

VICOLI

Sono rimaste le sole voci
dei mercanti che cianciano
e la loro eco rimbalza
tra i palazzi affrescati
e tra i palazzi, il tuo bacio
era la mia meta agognata.

Io ho inseguito l’ombra
del tuo profilo in fuga
per quelle vie così strette
quasi a volersi abbracciare
e ti ho chiamata più volte
ma la voce mia si smarriva.

L’odore del fritto di pesci
e dell’urina dei gatti
laggiù il tuo viso è svanito
dentro il frastuono dei vicoli
che ora pare essere la casbah
di arabi che spacciano fumo.

Tu dove sei, amore bello?
Dove è la tua meraviglia?
Tu, con gli occhi sgranati
stavi ai piedi della cattedrale
io torno a ritroso nel tempo
ma mi perdo nel mio labirinto.

Adesso cala piano la sera
nessuno però ci fa caso
nel dedalo di quei caruggi
dove il sole entra a malavoglia
ed io, senza più i tuoi occhi
sono cieco, e sono privo di anima.

  N° 3831 - 23 ottobre 2019

                                                   Il Custode