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venerdì 10 maggio 2019

VERSO LA FOLLA

Scendo verso la folla
armato della mia rabbia
dell’odio che la mia mente
fatica a trattenere
scendo e comincio a colpire
senza neppure guardare.

Qualcuno comincia a gridare
in preda a sgomento e terrore
le prime, ignare vittime
della mia furia violenta
qualcuno è pronto a morire
seppure non lo sappia ancora.

Sono farfalle le membra che volano
dirette al cielo distante
e sono dipinte di sangue
e di arrugginite speranze
come farfalle, i pensieri vivono
il tempo di un battito d’ali.

Ascolto le bestemmie e le lacrime
ma, diamine, io adoro il silenzio!
La gente non pare capace
di soffrire con riservatezza
ascolto, e le voci assordanti
mi rendono più malvagio ancora.

Lontano odo le sirene arrivare
e s’avanzano verso la folla
ma fanno fatica a muovere
sulla strada di moribonde persone
lontano, concitati e aggressivi
i militari pronti ad uccidermi.

Ed ecco, con i fucili spianati
il plotone di esecuzione
giunto fino a qui per fermarmi
quasi che io fossi il demonio
ed ecco, sento lo sparo partire
dopo muoio e divento leggenda.

  N° 3638 - 9 maggio 2019

                                                  Il Custode

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