carnefici del pensiero
negare le libertà
occultare ogni abuso.
Milioni di morti
non ottennero vendetta
né ci fu mai condanna
per gli autori delle
stragi.
Noi uomini credemmo
di possedere il mondo
che presto trasformammo
in un’immensa distesa di
caccia.
Uccidemmo senza pietà
i più deboli incontrati
e non provammo rimorso
non avemmo a pentirci.
Noi, ferventi religiosi
e plagiati dalla
politica
in realtà soltanto pretesti
per sfogare i nostri
istinti.
E non si attenua ancora
il lezzo di carne
rancida
sopra la nostra pelle
dentro le nostre anime.
Maledetti e dannati
chissà se sapremo
cambiare?
Io mi volto e rivedo noi
ed ancora me ne
vergogno.
N° 3643 - 13 maggio 2019
Il Custode
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