non mi rimane altro
del tuo bellissimo amore
una fotografia
incorniciata
oltre il pezzo di vetro
nel quale sei
intrappolato.
Un bacio che non serve
se non a scostare la
polvere
però mi porta distante
negli anni e nelle
emozioni
quando il tuo viso era
vero
e sfiorarlo non era
illusione.
Ho disimparato a volare
a confidare nella
fantasia
e osservo l’inerte
scaffale
laddove tu sei
sorridente
che ancora non conoscevi
l’agguato che ti tese il
destino.
Se ricomponessi la cenere
sarebbe comunque inutile
la tua prigione è
robusta
così è per il mio dolore
tu resti oltre il pezzo
di vetro
ed in fondo alla mia
anima.
N° 3664 - 30 maggio 2019
Il Custode
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