sono esposte al sole
sono ricoperte dal sale
così come tu le volevi.
Intanto che io brucio
ti guardo dentro gli
occhi
benché sia consapevole
che per te io sono
un’ombra.
Però dimostro un dolore
che è solamente finzione
tu mi hai ferito ed
ucciso
a causa della mia
apatia.
Allora apro il sacchetto
dopo vi infilo una mano
giusto per estrarre a
sorte
le parole che vuoi
sentire.
Ma poiché io sono muto
non posso che mimarle
e solo allora rammento
che l’odio ti ha resa
cieca.
Sicché ti volto le spalle
e ti sento imprecare
ma affronto la
solitudine
con le mie piaghe
d’amore.
N° 3662 - 29 maggio 2019
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento