dove hai lasciato
l’amore
là c’è una baracca
e c’è un lupo
in bilico sui miei
pensieri
tu, con la vanga e il
tuo odio
li hai raccolti
dopo li hai sotterrati.
Portami da bere
l’assenzio sulle tue
labbra
io ho un calice
e mi ricorda il tuo
sguardo
sguardo che mi sfuggiva
come una lepre dei campi
ed era troppo veloce
persino per le mie
suppliche.
Spiega alla mia solitudine
le parole del tuo
silenzio
tu hai giurato
e la luna ascoltava
ma erano fatte di
ruggine
tutte le tue promesse
finanche quelle bugie
alle quali io avevo
creduto.
Infine disprezzami
giacché io ti ho delusa
a causa della libertà
che ho seminato in
giardino
sulle zolle rimane una
lapide
di tutto ciò che tu
fosti
durante il mio
girovagare
a biasimare me stesso.
N° 3645 - 15 maggio 2019
Il Custode
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