di fratelli che si
ammazzavano
per i pensieri allo
sbando
e parole che si
combattevano
come fossero cani
infuriati.
Erano i tempi dell’odio
quando l’amore era
migrato
e gli uomini parevano
belve
che si contendevano
avidamente
un unico lembo di terra.
Furono giorni di una tale rabbia
che la potevi toccare
con mano
e le mani recavano morte
come se fosse una cosa
normale
uccidere poi tornare a
pregare.
Ancora oggi e su quelle ragioni
ci si scontra con
ignoranza
e si creano fottute
fazioni
che non hanno deposto le
armi
…sono stati anni
violenti.
N° 3628 - 1° maggio 2019
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento