io ti osservo ogni sera
tanto da sentirmi un
ladro
che si nutre della tua
bellezza
dei tuoi momenti più
intimi.
Nella tua stanza da letto
i tuoi movimenti
sensuali
accrescono la mia
eccitazione
e balena in me il
sospetto
che tu sappia la mia
perversione.
Io posseggo un amore maestoso
che però non so
confessare
sicché quando vedo il
tuo sguardo
lo penso a me dedicato
e cedo a un inusuale
imbarazzo.
Non so fare a meno di te
del tuo corpo oltre la
porta
che nudo, nella penombra
contagia l’intera mia
vista
e mi causa pensieri
indecenti.
Forse ci sarà il giorno
nel quale tu sarai mia
nel nido fra le mie
braccia
e non più un sogno
astratto
che sembra dover restare
utopia.
N° 3658 - 27 maggio 2019
Il Custode
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