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lunedì 6 maggio 2019

TERRA DEI PROCIONI

È stato un bellissimo sogno
e nel sogno io ero libero
ascoltavo l’acqua scrosciare
dalle cascate sulle montagne
che cadevano nel grande lago
popolato da lucci e da rane.

Ero bambino, amavo a giocare
con i procioni della boscaglia
e scagliavo minuscole pietre
per importunare i castori
che mostravano il loro talento
nel costruire dighe di tronchi.

Mocassini oramai consumati
sopra i sentieri di polvere e more
dopo vedetta sulla rupe dei canyon
per sfuggire all’arrivo del puma
le mie giornate erano magiche
quasi un dono dei grandi spiriti.

Grato alla terra, debitore del cielo
del frastuono dei bisonti in fuga
adesso, esausto, io mi riposo
all’ombra delle celesti praterie
…è stato un bellissimo sogno
e nel sogno io ero ancora vivo.

  N° 3635 - 6 maggio 2019

                                                  Il Custode

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