come quando mi sorridevi
e negli occhi avevi una notte
che scendeva sopra il mio viso
e vi lasciava cadere stelle
che sembravano essere baci.
Però tu dovesti partire
e il tuo viaggio era assai lungo
io davanti avevo la nebbia
che dipingeva la tua esile ombra
sicché mi negò l’agonia
di dirti almeno addio.
Vorrei…però non riesco
a cancellare quel ricordo malvagio
e cerco nelle mie tasche
infilo la mano nel cuore
e trovo il dolore, il rimpianto
e la rabbia di averti perduto.
N° 4008 - 14 marzo 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento