cucito sopra la giacca
giusto sopra la tasca
ad una spanna dal cuore.
E se vi infilo la mano
io le carezzo i capelli
dopo sfioro i suoi seni
infine inizio a impazzire.
È di fronte allo specchio
che riesco a vederla
il suo viso è bellissimo
seppure mi appaia triste.
Le cuciture precise
del suo profilo stupendo
contrastano l’astratto silenzio
del mio dolore crescente.
Supplico le sue parole
benché io non abbia un dio
i santi mi ridono in faccia
e mi ritengono ingrato.
Ma conservo una fotografia
e non lo potrei scordare
l’amore fatto di pezza
ad una spanna dal cuore.
N° 4010 - 15 marzo 2020
Il Custode
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