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mercoledì 25 marzo 2020

DOVE C'ERA LA VITA

Nulla che non sia polvere
dove c’era la vita
e liste di parquet sollevate
campo aperto per gli scarafaggi.

Sembrano trascorsi secoli
seppure siano pochi mesi
ed i rimasugli del cibo
hanno perduto ogni odore.

Accadde così velocemente
tanto che persino i pensieri
sono rimasti sconcertati
accantonati in un angolo.

La casa lentamente si sfalda
come un serpente alla muta
tra le crepe sulle sue pareti
rimangono ricordi in frantumi.

Combattono sul pavimento
i ragni con i millepiedi
spettatrici oltre le tende
le mosche hanno salvo il destino.

Io sento ancora le voci
mescolate al vento che sibila
e che soffia sulla mia pelle
come una stilettata di ghiaccio.

Mi fermo e chiudo gli occhi
di colpo ogni cosa si anima
e vedo le persone perdute
ancora intente a fissare il mio viso.

Ed esco, e crollo in ginocchio
tramortito dallo sconforto
ho desiderato a lungo il futuro
ma adesso rimpiango il passato.

  N° 4022 - 25 marzo 2020

                                                  Il Custode

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