Domandò il falco:
<<Ho attraversato il cielo
solo per poterti vedere
e ad un passo dal sole
mi sono bruciata le ali
ma il desiderio era grande
di essere fra le tue braccia…>>
<<Io non so…>>
Replicò il lupo:
<<Nella notte ti cerco
modello per te mille parole
quelle che il cuore mi dice
quelle che la mente pensa
fino a quando comprendo
che non potrò mai averti…>>
<<Io ti vorrei…>>
Sospirò il falco:
<<Però giunge l’aurora
che sono vicina a toccarti
a sfiorarti le labbra
come fanno gli amanti
ma quel bacio è utopia
che si tramuta in polvere…>>
<<Tu sei la mia luna…>>
Sentenziò il lupo:
<<Riflesso talmente intenso
che mi penetra gli occhi
ma con l’arrivo del giorno
diventa astro che affoga
dentro le onde avvolgenti
delle mie stupide lacrime…>>
Trascorsero i secoli
tramontarono i giorni e le notti
e tutti si domandarono
cosa fu di quei pensieri
dove mai volò il falco
dove si rintanò il lupo
quando entrambi compresero
che il loro amore non era destino…
N° 4014 - 19 marzo 2020
Il Custode
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