e odore di cenere
è qui che tu bruciasti
ai piedi del crocifisso.
Prese fuoco ogni cosa
il tuo sorriso, il vestito
tranne il Cristo appeso
e mi domando perché.
Dissero che eri strega
e tu provasti a lottare
ma ai perfidi e agli immorali
non importava di te.
Eppure tu eri bella
avevi un’anima pura
adesso è fiamma e carbone
si sfalda fra le mie mani.
Dentro la fottuta stanza
si perde ancora il tuo spettro
tra le pareti annerite
e la eco delle tue grida.
Stramaledetti bigotti
carnefici per vocazione
che col pretesto di Dio
sfogarono la loro ignominia.
Dissero che eri strega
per stuprarti, poi torturarti
la tua ombra sul pavimento
e sul muro, ancora il crocifisso.
N° 4027 - 30 marzo 2020
Il Custode
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