il mio cuore ed il coraggio
sicché io vado alla guerra
e non so se ritornerò.
Oltre le colline ed il silenzio
il tuono è molto robusto
eppure a me pare un gioco
forse è il timore della paura.
Negli occhi ho una fotografia
fra le mani, gocce di sangue
dove il cielo tinge di plumbeo
il mio nemico sputa il suo pianto.
Ho il coltello, ed ho la rivoltella
c’è la ruggine sopra il grilletto
ma io so che basterà premerlo
e la mia notte diventerà infinita.
Un rivolo di odio sottile
esplode via dalla mia testa
dentro il cratere della mia vita
preparo la branda in cui dormire.
Luce di lucciole, sospiri di falene
adoro davvero questo lieve suicidio
io intanto vado alla guerra
e sono certo che non ritornerò.
N° 4029 - 31 marzo 2020
Il Custode