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mercoledì 24 ottobre 2018

VERSO LA NOTTE PROFONDA

Oltre i vetri
verso la notte profonda
forse è laggiù il destino
che io non so decifrare.

Non riesco ad uscire
benché la soglia sia aperta
ho paura del vento
delle ombre che mi deridono.

Sicché mi siedo
giusto davanti alla finestra
e vedo passare la vita
e con essa, il tuo profilo.

Cadono stelle
scheggiano il cielo oscuro
impattano sulla veranda
ne riconosco il rumore.

Altrove, dietro la nebbia
ascolto qualcuno cianciare
credo siano antichi ricordi
che biasimano il tuo silenzio.

Adoro la mia solitudine
ma è solamente finzione
allora i grilli mi cantano
canzoni rubate ad un gruppo punk.

E rimango in bilico
tra il desiderio di volerti
e di non volere nessuna
sino alla fine dei giorni.

  N° 3492 - 24 ottobre 2018

                                                     Il Custode

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