incontro al mare aperto
sopra la vela spiegata
del mio veliero di carta
soffierà e lo respirerò
quasi che fosse
l’ultimo.
In balìa delle onde
però finalmente libero
affronterò la tempesta
così come affronto la
vita
e avrò il sorriso
enigmatico
di chi si appresta a
morire.
Da qualche parte c’è un’isola
sulla quale approdare
o forse le rovine di
Atlantide
sopra un perduto fondale
tra gli squali e i coralli
e le carcasse delle
sirene.
Comunque sia non importa
quale sarà la mia meta
deciderà il vento
dove avrò il mio destino
spero sia sotto la luna
e in grembo alla
solitudine.
N° 3473 - 4 ottobre 2018
Il Custode
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