ha rincorso un sorriso
ed è caduta nel baratro
fragile come il suo
sguardo
profondo quanto
l’oceano.
Lei, senza fiato
né più alcuna speranza
le stelle ferme nel
cielo
parevano indicare la
rotta
ma era un percorso sul
vuoto.
Un’anima misera
e desiderosa d’amore
ma benché cercasse
dovunque
non seppe mai in quale
anfratto
esso si fosse nascosto.
La luna rammenta
lei ad un passo dal
precipizio
che si credette farfalla
ma la polvere sulle sue
ali
volò via insieme al
vento.
E si è perduta
è incespicata in un
sogno
e si è tramutata in
sospiro
lieve quanto il silenzio
gelido come il dolore.
N° 3493 - 24 ottobre 2018
Il Custode
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