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domenica 14 ottobre 2018

PERDONAMI PADRE...

<<Perdonami, Padre
perché ho peccato …>>

Sicché si sentì a posto
con la propria coscienza
mentre la bambina
rantolava sopra l’erba.

Dismesso l’abito talare
ed il senso di umanità
si allontanò in silenzio
biasimato dalle nuvole.

Ritornato alla sua chiesa
tra l’incenso e i crocefissi
egli preparò il discorso
da raccontare ai suoi fedeli.

Con la sua arte sopraffina
di svergognato lestofante
ripassò l’odioso copione
imparato durante il seminario.

Egli ripensò agli eventi
con un ghigno sopra il volto
mentre la bambina
imputridiva sotto il sole.

Poi, dinnanzi ai genitori
si mostrò alquanto affranto
non certo l’orco maledetto
che egli adesso condannava.

Scaltro discepolo di Cristo
che mai nessuno dubitò
del suo cuore aperto al mondo
della sua candida anima.

E durante la funzione
dopo ancora, al funerale
egli mantenne il suo riserbo
la freddezza nei suoi occhi.

Fino al ritorno alle sue mura
con il rosario fra le dita
a pensare ad un’altra bambina
intravvista tra la folla.

<<Perdonami, Padre
perché ho peccato …>>

  N° 3483 - 14 ottobre 2018

                                                    Il Custode

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