per un ultimo bacio
è la più grande utopia
che io possa sognare
quando scende il
silenzio
ad oscurare il mio
cuore.
Io vorrei dirti ancora
parole oramai perdute
in una sera di luglio
dove cantavano i grilli
e tu, bambino, ascoltavi
ogni suono della natura.
Adesso il freddo è intenso
e pare non debba finire
sicché, al principio
dell’anima
rimane impigliato,
indelebile
il ricordo del tuo
sorriso
davanti alle spighe di
grano.
Ed è un dolore fottuto
una sofferenza profonda
che davvero non ha
eguali
questo e null’altro
rimane
della tua dipartita,
bambino
distante dai miei occhi
vuoti.
N° 3480 - 11 ottobre 2018
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento