poiché mi piace
ascoltarti
nella tua voce sento
l’oceano
che si infrange sopra
gli scogli
i tuoi occhi sono zolle
di terra
grembo materno dei miei
pensieri.
Raccontami da dove provieni
un luogo mistico e
misterioso
popolato da tenebre e
fate
vestite di nero quanto
la notte
ed i demoni, nascosti
nell’ombra
spiano estasiati la tua
bellezza.
Giurami che tu sei vera e sei mia
non sei un miraggio del
deserto
né dea astratta perduta
nel cosmo
non avrò preghiere per
supplicarti
soltanto un amore
fossilizzato
tra le rughe di un
antico silenzio.
N° 3478 - 8 ottobre 2018
Il Custode
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