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domenica 7 ottobre 2018

UN MARE IMMENSO

Invidio il gabbiano
mentre si posa con garbo
sulla spuma dell’onda.

E nel mare immenso
di meduse e di delfini
io mi sentirei libero
io mi sentirei vivo.

Però resto in silenzio
sopra la banchina fredda
tra le grida dei pescatori
che hanno violato le acque
depredandole dei loro fiori.

Lontano, oltre l’orizzonte
quanta vita si agita…
quella che è persa per sempre
rimane sopra il fondale
e adesso diventa leggenda
che i marinai tramandano.

Ho sulle mie mani
la salsedine rubata agli scogli
ed in fondo all’anima
un solo profondo rimpianto
che la marea ora ritira
in direzione di nuovi tramonti
ed io non la posso seguire.

  N° 3476 - 7 ottobre 2018

                                                   Il Custode

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