Con un filo di
voce
quasi fosse un sussurro
te lo dico e ti osservo
e la testa mi gira
però ti guardo negli occhi
mi adagio sopra il tuo viso
perché adoro la tua bellezza
la più bella mai vista.
Adesso mi
sfugge un bacio
attratto dalle tue labbra
io l’ho pensato e voluto
l’ho concepito con garbo
sulle tue labbra rubino
la tua pelle di fiore di loto
gemma della Cina lontana
fragile e forte come bambù.
E scivola via
la tua veste
dal corpo di giunco sottile
io te lo dico e ti imploro
una notte, forse tutta una vita
la luna al centro del cielo
illumina il tuo lieve profilo
e fremono le acque del lago
al tocco delle tue mani.
Adesso ti
stringo al mio petto
e tu sei talmente minuscola
che stai tutta dentro il mio cuore
ti perdi nella mia anima
io mi insinuo verso i tuoi seni
ed hanno un sapore agrodolce
da farmi smarrire il senno
e confessarti quanto ti amo.
N° 2739 - 24 marzo 2014
Il Custode
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