un’anima oramai putrefatta
e calpesto quel filo sottile
che divide il limbo e l’oblio
io sono un’ombra adirata
un’anima promessa al demonio.
Rivolgo parole
alla notte
che ho letto sui libri di storia
non appartengo più ai vivi
i morti mi danno inquietudine
io rivolgo bestemmie alla notte
che ho scritto in fondo alla bibbia.
Lo sputo di
stella sul viso
e cenere di luna che arde
non riesco a toccare i suoi occhi
figuriamoci baciarle le labbra
ho saliva di stelle sul viso
e polvere di luna che implode.
Falene, pasto
di pipistrelli
salutano i sogni sprecati
almeno troveranno il riposo
io ho scordato di cosa sia fatto
le falene uccise dai pipistrelli
si congedano dai sogni infranti.
Sono un
sospiro sinistro
un uomo che smarrì l’amore
se solo rammentassi il mio nome
saprei perché non riesco a morire
io sono un sospiro gelido
un uomo che non trova pace.
N° 2728 - 6 marzo 2014
Il Custode
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