All’ombra
delle alte conifere
che s’alzano a sfiorare il cielo
dopo, vanitose si specchiano
sulle acque dei grandi laghi
noi, semi di queste terre
germogliammo tra lupi e coyote
dalle aride gole dell’Arizona
alle gelide vette del Colorado.
Il vento ci
diede una mano
nell’estendere i nostri sospiri
tra i boschi abitati dai gufi
e le praterie di bisonti possenti
noi, abituati a combattere
la maestosa forza del grizzly
non capimmo che la nostra caduta
coincidesse con l’arrivo dei bianchi.
Eppure, dentro
i nostri villaggi
tra teepees e fuochi e polvere
i bambini giocavano liberi
le donne erano davvero bellissime
lo sguardo dello sciamano
sembrava severo quanto il puma
ma chiunque lo rispettava
poiché il suo cuore era grande.
Infine la
tempesta giunse a noi
solcando l’oceano assopito
con bastimenti e uomini e armi
che invasero i nostri sentieri
e rubarono le nostre vite
annientarono la nostra memoria
tentando invano di occultare
che dell’America noi fummo i Nativi.
N° 2747 - 12 aprile 2014
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento