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lunedì 1 settembre 2014

PENSO E SPUTO

Penso e sputo
pensieri talmente amari
da avvelenarmi il palato.

Sono esausto e disilluso
nel vedere la splendida luna
svanire dal cielo notturno
attratta, e stupidamente
dalla luce di un sole infingardo.

Mi svuoto le tasche
perché là, da qualche parte
avevo riposto i ricordi
ma ho le dita atrofizzate
da secoli di gelo profondo
io li sento sopra il fondale
ma non riesco ad afferrarli.

Mi manca l’ultimo indizio
per risolvere l’atavico rebus
sarà amore, sarà tempo perso?
Lo cerco dentro i detriti
e l’anima è impolverata
da ciò che rimane di te.

Qualcuno mi disse
che tu eri bella davvero
ero troppo impegnato ad amarti
per comprendere se fosse vero
affondavo nelle tue labbra
sabbie mobili di intensa passione
e come tu fossi non era importante
mi bastava che tu restassi.

Penso e sputo
il dolore di averti perduta
questa pioggia continua a bagnarmi
tutto il resto non conta un cazzo!

  N° 2723 - 1 marzo 2014

                                               Il Custode

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