fatto di acero ed ottone
polvere e ruggine sul lucchetto
lacrime e sangue al suo interno.
La penombra
della soffitta
custodisce il suo segreto
una paratia di ragnatele
lo protegge dagli sguardi
l’odore di putrefazione
è svanito insieme agli anni.
Le lucertole
intanto sbirciano
dal buco della serratura
del baule dove riposano
i resti della amata Amelia.
Una tagliente
lama di luce
pare voglia tingere le assi
e dare fuoco al pavimento
e creare una voragine immensa
per consentirti di scappare
da questo tuo ultimo giaciglio.
Fuggono veloci
gli scarafaggi
a cercare tana e cibo
il baule è una fortezza
che non possono espugnare.
Dondola infine
sul soffitto
la desnuda lampadina
al sospiro della brezza
della tua ultima supplica
io ti colpivo e non capivo
perché ti stavo dilaniando.
Ho un baule
molto robusto
fatto di acero ed ottone
dove sono oramai cenere
i resti della amata Amelia.
N° 2734 - 16 marzo 2014
Il Custode
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