Raccontami il
tuo regno
mentre io sono a terra
e sanguino il tuo amore
ed il mio sangue scivola
dalle tue labbra sublimi
dalla punta della tua lingua.
Io ti ascolto,
o mia Regina
benché oramai confuso
e le storie che tu mi dici
ancora sanno appagarmi
e pulsa veloce il mio cuore
sopra il palmo della tua mano.
Velo leggero
sugli occhi
di nebbia o forse di sogni
e sarà presto il crepuscolo
il calare di questo sipario
infine la luce del tuo mondo
fatto di fiamme e di lamenti.
Io sono nato
per rimpiangerti
lo dici e ne sei soddisfatta
allora io adesso mi domando
qual è il tuo miglior pregio
la bellezza o la malvagità
ed io le apprezzo entrambe.
Zolfo che
scintilla al buio
dopo laghi di magma e dannati
eccomi a te, o mia Regina
ad ascoltare le tue bestemmie
a sentire bruciare la pelle
per il tatuaggio del tuo bacio.
Rotola infine
la mia testa
al colpo secco dei tuoi artigli
è un istante ed è magnifico
che nemmeno me ne accorgo
e le mie labbra semi aperte
si quietano sopra i tuoi seni.
N° 2753 - 22 aprile 2014
Il Custode
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