e smetti di sognare, amore
polvere di sospiri e lacrime
dondolano sulle tue ciglia
il vento, seppure sia carezza
li afferra tra le sue mani.
Hai gli occhi
simili a mosche
sopra la tela del ragno
e tentano la via di fuga
ma il tuo dolore è veleno
che paralizza i tuoi muscoli
si inerpica verso la mente.
Risvegliati
dall’incantesimo
scagliato da una strega maldestra
io lo sentivo, il tuo bacio
lieve bozzolo sulle tue labbra
pensavo ne nascessero farfalle
ma furono aculei sulla mia pelle.
Sulla battigia
c’è un sasso
sotto quel sasso il tuo cuore
e pulsa che pare tsunami
sembra sia un’adirata marea
tu non dovresti rimpiangere
un amore che non ti ha amata.
Hai l’anima
simile a spugna
fatta di tenebre, buche e crateri
e come serpenti moribondi
vi si annidano i tuoi desideri
tu li chiami ognuno per nome
immemore di quanto siano sordi.
Adesso io ti
ritrovo supina
sopra il letto del tuo silenzio
tra lenzuola di pece ed oblio
ti supplico l’ennesima supplica
…smetti di sognare, amore
è il momento di tornare a vivere.
N° 2742 - 2 aprile 2014
Il Custode
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