che lentamente svanisci
e a chi mi domandasse
io lo farò con amore.
Racconterò dei tuoi occhi
fermi dentro il mio abbraccio
ed il tuo nome impigliato
nella rete delle mie labbra.
Ti penserò, Cristina
come si pensa la vita
quella ancora da vivere
seppure persa per strada.
Ed avrò cose da dire
da riempire un libro di sogni
e nessuno comprenderebbe
il mio bisogno di averti.
Descriverò i tuoi silenzi
non le tue antiche paure
frammenti che hai condiviso
con il mio piccolo cuore.
E ti amerò, Cristina
quasi tu fossi la pace
quella cercata, agognata
dopo secoli passati a combattere.
N° 4169 - 31 luglio 2020
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento