ed osservo una bava di vento
giocare con la mia porta
che cigola una melodia fastidiosa
che si inerpica nella mia testa.
Io ti annuso nell’aria
tu, una visita inaspettata
perché ho pensato il mio cuore
e non sapevo che farne
non ho posto nelle mie tasche.
Sei un’ombra ingombrante
dentro i miei occhi spenti
ma io ho pronto il sentiero
fatto di ragni e di formiche
che ti conducono fino a me.
Io sono tenebra, o Signora
e tu la via verso il mistero
viverti sarebbe davvero sublime
ma nel buio del mio delirio
tu potresti non sopravvivere.
Però tu non mostri paura
il tuo intenso coraggio profuma
e le mie falene ti scortano
fino alle segrete della mia anima
dove io ascolto i tuoi passi.
Tu, una visita inaspettata
adesso sei dentro il mio oblio
ma comunque sembri felice
ed io divento la notte
tu la luna perduta in me.
N° 4141 - 7 luglio 2020
Il Custode
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