dal mondo, dai suoi pensieri
aveva l’anima tormentata
ed il sorriso in disuso
sicché dai capelli raccolse
un ultimo sbuffo di vento
poi vi salì sopra il dorso
e prese a volare l’oblio.
Maestro della malinconia
egli stava in cima alla vita
seduto in maniera scomposta
tanto da averne i crampi
e scrisse sopra un foglietto
la direzione del sogno
ma piovve talmente a lungo
che l’inchiostro si sciolse.
La pace, era soltanto questo
che pretese di poter leggere
però il suo cuore era cieco
la mente, una clessidra incrinata
e la polvere si disperdeva
ed egli non riconobbe i giorni
tentò di chiamarli per nome
ma non possedeva più voce.
…Infine giunse la sera
a tingere l’intero tramonto
cullato da un concerto di grilli
egli trovò il suo sentiero
oltre la sabbia e gli scogli
verso un’immensa distesa di mare
fu laggiù che si addormentò
e lentamente scivolò nelle tenebre.
N° 4145 - 13 luglio 2020
Il Custode
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